Succube di te stesso,
rinchiuso in un labirinto di doveri,
rinchiuso in un algoritmo di pensieri.
Succube di te stesso,
la follia sconosciuta prevale,
il dolore dilania le tue membra.
Succube di te stesso,
dedichi la tua vita agli altri,
dedichi i tuoi istanti a donare amore.
Succube di te stesso,
smetti di lottare contro ciò che ti ostini a odiare,
smetti di avere rispetto per la tua dignità.
Succube di te stesso,
menti nella convinzione di essere libero,
menti sperando che tutto apparirà ancora una volta diverso.
Succube di te stesso inconsciamente nascerai,
succube di te stesso inesorabilmente crescerai,
succube di te stesso involontariamente morirai.
e quando arriveranno i musici/ prigionieri delle loro chitarre/ solo allora capiranno increduli/ che quelle corde erano le loro sbarre… V. VYsotskij “Il volo di Volodja”
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Sottomessi ad una illusione: la vita
Ciao, apresto
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Questo è molto bello!
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